Il Percorso Eco Leadership
Il tema della leadership diffusa è più che mai attuale. Il nuovo scenario indotto dai processi di globalizzazione e digitalizzazione richiede infatti l’adozione di nuovi paradigmi.
I manager sono chiamti a uniformare il loro comportamento al principio “non cercare persone di talento, cerca il talento nelle persone”. Le persone devono essere coinvolte responsabilizzandole rispetto alla possibilità di ciascuno di esprimere leadership, o meglio, eco-leadership.
In questo modo si genera nell’organizzazione uno spirito riconducibile al principio “sostieni i tuoi collaboratori, cresceranno con te; sostieni il tuo capo, crescerai con lui”.
Occorre untare su chi si sente sintonizzato sulla cultura del farsi carico e puntare alla creazione di una sufficiente massa critica.
Per far germogliare l’eco-leadership occorre seguire metodi nuovi e non convenzionali che integrino attività collettive e attività one to one.
Nel video è ben illustrata la metodica utilizzata.
Quando avete deciso fatemi sapere
"Quando avete deciso, fatemi sapere". Così recita un commento a un post pubblicato dalla seguitissima pagina di Facebook Tua madre è leggenda.
Il post si riferisce a due libri dai titoli simili, ma (almeno apparentemente) opposti, affiancati l’un l’altro in una libreria (vedi foto): del primo, Il coraggio di essere te stesso, sono l’autore; il secondo, Piantala di essere te stesso, è di Gianfranco Damico. L’immagine risulta ancora più efficace in ragione del fatto che i due libri sono stati pubblicati dalla stessa casa editrice, con il medesimo format grafico.
Il post è divertente. Anche molto. Arricchito da un ulteriore commento: quindi che ca@@o devo fare?
Vorrei davvero poter dare una risposta alle domande: Gianfranco ed io, possiamo metterci d’accordo? Che si deve fare?
Naturalmente ho subito scricato l’ebook del libro di Damico e lo leggerò in questi giorni. Pur non avendolo, appunto, ancora letto, mi sento di condividere delle sensazioni. Non escludo che i due titoli dal significato apparentemente opposto, corrispondano a messaggi in relatà piuttosto compatibili. Essere se stessi rappresenta spesso un alibi: sono fatto così, cosa vuoi che ci faccia? In realtà il più delle volte non siamo “fatti così”, aderiamo invece a un’idea di noi stessi alla quale ci siamo abituati o affezionati o che ci fa stare “ comodi": normalmente abbiamo molto altro da esprimere “restando noi stessi”, anzi, spesso, compiendo maggiormente noi stessi.
Sono convinto che su questa ispirazione Damico ed io siamo piuttosto allineati. Sarebbe davvero bello immaginare un format da condurre insieme. Ci siamo ripromessi di sentirci e ragionarci. Vedremo.
Nel frattempo è divertente leggere qualche commento al post, specie quelli sarcastici, tipici del web. Uno suggerisce il terzo titolo: Non importa che tu sia te stesso o la smetta di essere te stesso... Rimani una me@@a!
Ah, la rete, contraddittoria ma meravigliosa.
Provvidenza?
"Visto? Ieri abbiamo dato da mangiare a quel pover’uomo affamato e oggi succede che, inaspettatamente, mi hanno offerto un lavoro”. Mia moglie mi racconta di aver sentito molte voltre sua mamma pronunciare frasi simili a questa, quando, bambina, viveva in Kenya con la mamma e le sorelle.
Anche mio papà mi ha spesso testimoniato esperienze analoghe.
Naturalmente no abbiamo alcuna controprova: non si può essere certi del collegamento tra gli eventi. Un eccesso di razionalismo suggerirebbe se mai il contrario. Si tratta di un atto di fede.
Ma la nostra vita è piena di atti di fede. Facciamo un atto di fede sposandoci ed anche, più prosaicamente, cambiando auto con un modello mai sperimentato. Questi gesti ci fanno affrontare il nuovo, ci aiutano a innovare, ci mettono in coerenza con noi stessi, con le nostre parti migliori, ci sottraggono al cinismo e a quell’eccesso di finalismo che troppo spesso prevale in molti contesti, a parttire da quelli aziendali.
Un bel gesto al giorno leva il Diavolo di torno.
Gli intoccabili e il coraggio dell’umiltà
Saper chiedere. Il coraggio dell’umiltà. Siamo abituati al teatrino dell’offire a tutti i costi. Quando abbiamo bisogno che qualcuno ci dia una mano, siamo tentati di lasciarci andare alla manipolazione delle frasi fatte: ho un’opportunità per la tua crescita da proporti. E’ finito quel tempo. C'è una crescente richiesta di autenticità. La leadership si misura anche con la capacità di saper chiedere.
Ancora Cinema
L’utilizzo del cinema come metafora formativa è pratica vecchia, ma in fondo sempre attuale ed efficace.
In questo video propongo una serie di esempi. A partire dal supersfruttato (e ormai un po’ stucchevole) Al pacino ne “Ogni maledetrta domenica”, per finire con altri più originali, in una carrellata di brevissimi spezzoni.
Benjamin Button e il controllo della vita
Spezzone di film commentato da Alessandro Chelo.
Il curioso caso di Benjamin Button.
Possiamo davvero essere protagonisti della nostra vita?
Occorre superare la retorica secondo cui possiamo impadronirci totalmente della nostra vita; occorre ripartire dal rispetto di una realtà così complessa da non poterla portare interamente alla coscienza; dobbiamo, forse, imparare ad arrenderci al “mistero più ampio”.
Fish Leadership
Mercoledì 31 gennaio ha avuto luogo la prima edizione di Fish Leadership in versione multiaziendale.
Ecco alcuni commenti che i partecipanti hanno voluto condividere nei giorni successivi:
- E’ stata un’esperienza entusiasmante e ricca di apprendimenti.
- Assolutamente giornata proficua e ieri ho pranzato con il mio capo e parlato solo di te dei tuoi libri e del workshop di ieri.
- Buongiorno Alessandro, volevo esprimerti la soddisfazione per la piacevolezza della giornata, che hai creato in una chiave interessante, stimolante, coinvolgente e arricchente. Ne ho tratto utilità, stimolo, opportunità di ascolto di idee e punti di vista altrui. È stata una formazione adatta a questo mio momento non facilissimo, anche senza focalizzarmi solo sul concetto di leadership ma ampliando ancor più a sfumature diverse. Ti ringrazio per l’opportunità.
- È stato davvero bello!
- E' stato un bel momento di riferimento.
- È stata una giornata proficua e illuminante. Sono entusiasta!
- Grazie per la bella esperienza!
- Grazie per il tuo tempo. Adesso partiremo per la fase due : mettiamo in pratica a piramide la tecnica di individuazione e condivisione delle attitudini per creare dei team più equilibrati, almeno nelle intenzioni. E' un esperimento che spero porti un enhancement delle prestazioni, ne abbiamo bisogno e abbiamo bisogno di avvolgere il cambiamento in una fase di espansione e preferisco farlo con uno schema di riferimento che i miei devono seguire. Ho scelto il tuo perchè si sposa con la percezione che abbiamo delle persone nella vita oltre che nel lavoro.
- Grazie ancora per la fantastica formazione. Mi sento più ricca. Mi hai ispirato e mi sono prefissata alcuni obbiettivi sia personali che professionali.
- Grazie Alessandro per la bella, istruttiva e illuminante giornata!
- Giornata più che positiva, anzi molto istruttiva e innovativa.
- Mi sono portata a casa molto, dopo ieri vedo molte cose in modo diverso e soprattutto le comprendo.
Ecco le aziende rappresentate dai 23 partecipanti:
- CredemVita
- Credito Emiliano
- Ayming
- Enel
- Metel
- Squillari
- Aru
- DeAgostini
- Eni
- Banking Care
- Unicredit
GRAZIE A TUTTI!
Leadership 4.0
Per rispondere alle sfide della nuova epoca, occorre integrare un nuovo atteggiamento personale con un nuovo atteggiamento manageriale.
Le persone che operano nell’organizzazione devono ispirarsi al valore della responsabilità individuale; i manager non possono più limitarsi a disporre , ma devono condividere indirizzi valoriali e strategici.
L’integrazione di questi atteggiamenti favorisce il consolidamento della leadership 4.0.
Le leve da agire per favorire tale concezione sono Team Leadership e Ecoleadership.
La gioia di ricevere
Eh si, Sally ha sempore ragione: il Natale è la goia di ricevere.
Ma che bel concetto, quanto è ispirante!
Ma davvero un bel “grazie” regalato col cuore vale almeno quanto un regalo ricambiato?
Sono convinto di si.
In fondo perchè facciamo un regalo? Per godere del piacere dell’altro. Se questo è vero, allora non dimostrare il proprio piacere quando si riceve un regalo, equivale a togliere all’altro la possibilità di godere del nostro piacere. Non dimostrare il proprio piacere è dunque atteggiamento egoistico.
Queste considerazioni ci spingono a cercare un equilibrio tra dare e ricevere, ma anche tra offrire e chiedere. Saper ricevere e saper chiedere dimostrano benevolenza, umiltà e saggezza.
Ciò ci fa leggere con nuovo sguardo la citazione biblica “chiedete e vi sarà dato” e ci fa andare oltre la retorica del “dare” come unica, scontata via per dimostrare altruismo.
Si, facciamo di questo Natale il Natale del ricevere, del chiedere, del dimostrare gratutudine e sarà un Natale migliore.
Grazie Sally!
Eh si, Lucy ha sempore ragione: il Natale è la goia di ricevere.
Ma che bel concetto, quanto è ispirante!
La leadership della nuova epoca
La nuova epoca che stiamo imparando a conoscere, con la quale stiamo ormai prendendo le misure, porta con sè nuovi paradigmi.
Anche il paradigma della leadership cambia radicalmente.
Occorre ripensare l’organizzazione come un insieme di team. Ciò determina la necessità di potenziare la team leadership dei team leader, ma anche di individuare e “accreditare” le figure che in ogni team scelgono di spendersi personalmente, gli eco-leader.
Anche il team building va ripensato. Occorre saper individuare gli aspetti positivi di diversi atteggiamenti e integrarli nel team. Occorre fare un passo indietro ripetto alla richiesta di omologazione e imaprare a apprezzare e integrare la diversità.
Nel video, diverse ispirazioni.